Il Rentri è il nuovo sistema informativo di tracciabilità dei rifiuti, gestito direttamente dal ministero dell’Ambiente con il supporto tecnico operativo dall’Albo nazionale gestori ambientali.
Con il Rentri si intende realizzare un modello di gestione digitale per l’assolvimento degli adempimenti quali l’emissione dei formulari e la tenuta dei registri cronologici di carico e scarico.
Il Rentri è costituito da una sezione anagrafica e da una sezione tracciabilità.
I soggetti obbligati ad iscriversi al Rentri, sono:
- gli enti e le imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti;
- i produttori di rifiuti pericolosi;
- gli enti e le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale o che operano in qualità di commercianti ed intermediari di rifiuti pericolosi;
- i consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti;
- i soggetti di cui all’articolo 189, comma 3, del Dlgs 152/2006, con riferimento ai rifiuti non pericolosi, da intendersi come: i trasportatori di rifiuti non pericolosi; gli intermediari di rifiuti non pericolosi; i produttori di rifiuti non pericolosi di cui ai punti c) d) e g) dell’articolo 184 del Dlgs 152/2006e s.m.i. con più di 10 dipendenti.
Per rifiuti non pericolosi si fa riferimento alla seguente classificazione:
- prodotti nell’ambito delle lavorazioni industriali diversi da quelli urbani;
- prodotti nell’ambito delle lavorazioni artigianali diversi da quelli urbani;
- derivanti dall’attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue, nonché i rifiuti da abbattimento di fumi, dalle fosse settiche e dalle reti fognarie.
Gli enti o imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 50 dipendenti si iscrivono a decorrere dal 15 dicembre 2024 ed entro il 13 febbraio 2025.
Gli enti o imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 10 e fino a 50 dipendenti compresi si iscrivono a decorrere dal 15 giugno 2025 ed entro il 14 agosto 2025.
Gli enti o imprese produttori iniziali di soli rifiuti speciali pericolosi con un numero di dipendenti inferiore o uguale a 10 sono tenuti a iscriversi al Rentri a decorrere dal 15 dicembre 2025 ed entro il 13 febbraio 2026.
I produttori di rifiuti speciali pericolosi non rientranti in organizzazioni di ente e impresa sono tenuti a iscriversi al Rentri a decorrere dal 15 dicembre 2025 ed entro il 13 febbraio 2026, a prescindere dal numero di dipendenti.
Entro il 13 febbraio 2025, dovranno perciò iscriversi obbligatoriamente al Rentri:
- impianti di recupero e smaltimento di rifiuti
- trasportatori e intermediari di rifiuti;
- imprese con più di 50 dipendenti che producono rifiuti pericolosi o non pericolosi da lavorazioni industriali o artigianali, e trattamento di rifiuti, acque e fumi.
Questi soggetti dovranno tenere i registri di carico e scarico con i nuovi modelli, in formato digitale, utilizzando i propri sistemi gestionali o i servizi del Rentri.
Per l’iscrizione, occorre accedere al servizio tramite strumenti digitali di autenticazione (Spid di persona fisica o giuridica, Cns, Cie) da parte di uno o più utenti che rappresentano l’operatore
Con la medesima decorrenza del 13 febbraio 2025, tutti gli operatori dovranno utilizzare i nuovi modelli di Registro carico scarico e Formulari di identificazione rifiuti (Fir). I nuovi Fir dovranno essere vidimati digitalmente: se non si dispone di un sistema gestionale, si potranno utilizzare i servizi messi a disposizione dal Rentri.
I nuovi Registri di carico scarico in formato cartaceo dovranno essere vidimati dalle Camere di Commercio prima di essere utilizzati (dal 13 febbraio 2025).
La mancata o irregolare iscrizione al Rentri, comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 500 a Euro 2.000 per i rifiuti non pericolosi e da Euro 1.000 a Euro 3.000 per i rifiuti pericolosi.